venerdì 10 aprile 2020

Tex

Io ho un appuntamento fisso ogni 7 del mese: vado in edicola a comprare Tex.
E lo faccio da quarantanove anni.
Non ho conservato tutti i Tex anche se, a dir la verità, per un periodo ci ho provato, ma i traslochi frequenti e il senso pratico hanno vinto sul feticismo del collezionista.
E poi mi rende contento pensare che altre persone abbiano potuto condividere la mia passione usufruendo dei Tex regalati.
Anche questo mese sono andato in edicola e lui era lì, in una decina di copie, con la copertina di questo mese a sfondo azzurro, il dorso bianco sempre uguale, stampato sempre in blu con quei caratteri inconfondibili e il profumo della stampa.
Negli anni sono cambiati gli sceneggiatori e i disegnatori, ci sono stati periodi di storie più o meno appassionanti, talvolta anche di stanca, poi alla serie regolare e alle sue ristampe si sono affiancati MaxiTex, Tex Gigante (o Texone), Tex Magazine, Color Tex, albi a colori in “formato francese” e perfino Tex Willer: una serie sulla sua giovinezza, ovvero quegli anni che, ad un tratto, vennero saltati nella serie regolare.
Tutte iniziative lodevoli ma che non sempre acquisto.
Il mio appuntamento è, e sarà sempre, con la serie regolare, perché nel momento in cui ho tra le mani il nuovo albo torno ragazzino, arrivo a casa ed aspetto il momento giusto per potermi isolare e goderne la lettura.
Cosa dire? Spero che tutti voi abbiate almeno una volta al mese un momento del genere, perché aiuta a vivere meglio.
Come un buon caffè.

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