mercoledì 3 giugno 2020

Boccone indigesto


Sono stato per due intere serate appostato davanti al televisore per assistere al lancio della Dragon Crew, fantasticando sul successo della missione finanziata da Elon Musk (il Tony Stark dell'Universo Vero) sul ritorno alle stelle, la base lunare, la missione su Marte.

Mi è addirittura tornato in mente l'odore di gomma che avevano i pupazzetti (adesso diremmo action figures) del “Maggiore Matt Mason Astronauta” distribuiti dalla Baravelli e con i quali giocavo fino allo sfinimento.

Ma allora ero un bambino, e la sera dell'allunaggio uscii a guardare la Luna perché ero convinto che avrei visto il modulo atterrare.

Ora ho assistito all'incensamento di Trump da parte della NASA e di Musk durante tutta la diretta.

E il sogno si è sgretolato minuto dopo minuto.

Per carità, la parte tecnica e scientifica è affascinante, perfino le nuove tute sono molto cinematografiche.

Ma quello che per un bambino aveva la leggerezza di un aerostato multicolore che fluttuava nei sogni di esplorazione spaziale, è stato zavorrato dalla realtà lasciandomi letteralmente un peso sullo stomaco.

Non andrò a documentarmi per vedere quanto possa essere stata simile la situazione degli USA in quel fatidico 20 Luglio 1969.

Almeno i sogni di quel bambino non voglio distruggerli.

Chissà se un caffè mi aiuta a digerire il boccone.

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