sabato 20 giugno 2020

Aborto


La giunta regionale dell'Umbria ha deciso che in regione non si può più somministrare la pillola per l'aborto farmacologico (che si chiama RU 486 e non va confusa con la Pillola del Giorno Dopo che è tutt'altra cosa) in regime ambulatoriale, ma che le utenti devono sottoporsi ad un ricovero di tre giorni.

Da qualunque parte la vogliamo guardare è una decisione ideologica presa dalla giunta della Lega, partito nel quale militano attivisti Pro Vita ultracattolici come il senatore Pillon che (tra l'altro) ha una delle due sedi del proprio studio legale a Perugia.

E vogliamo davvero indignarci per questo?

Sono coerenti con le loro idee e sono la maggioranza, quindi di cosa vogliamo lamentarci?

Piuttosto io ringrazierei la giunta uscente del PD che ha tenuto in frigorifero per anni l'attuazione del protocollo dell'aborto farmacologico, scongelandolo solo pochi mesi fa.

Ringrazierei altresì i ministri della sanità passati (sempre di sinistra) e presente (LEU) per aver espresso una legge zoppa (riguardo la RU 486) rispetto a quanto viene fatto in tutta Europa, e di nuovo le passate giunte regionali (sempre PD) per aver ignorato le petizioni di noi ginecologi che richiedevamo la possibilità di poter fornire metodi contraccettivi (profilattici, spirali e pillole) a quanti non se lo potevano permettere.

Perché la vera prevenzione dell'aborto non può essere fatta se non con una informazione sulla contraccezione capillare ed efficace.

Purtroppo, però, come tutti possono vedere, l'immagine della sanità umbra è crollata miseramente a causa di “sanitopoli” aprendo le porte al cambio epocale di colore politico della regione.

L'ultima parola sullo scandalo sanità l'avranno i giudici, ovviamente, ma il danno ormai è fatto.

Mi chiedo cosa davvero pensino e quanto davvero si preoccupino per le donne umbre tutti gli esponenti della sinistra che per anni hanno nicchiato su queste tematiche dedicandosi ad attività per loro più interessanti.

Quindi grazie anche a voi, cari politici di quella sinistra che non riesco a non votare, grazie davvero per aver abbandonato quelli che hanno sempre creduto e sperato in voi.

Grazie.

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