Anche quest'anno sono arrivato al momento in cui mi sento stanco come una cucuzza. Sarà colpa del caldo, del lavoro, di quello che volete voi, ma anche quest'anno ci sono.
E' quel momento in cui tutto sembra più difficile e faticoso, e si sopportano meno anche le notizie che circolano tra i siti e i social. Mi assale la nausea per la specchiata onestà di Fontana (mentre nelle orecchie sento tutte le frasi di amici e parenti di persone che vivono in lombardia che mi raccontano dello stato di emergenza, della paura, e della situazione ancora adesso molto incerta) e sono sicuro che se la caverà come sempre, per il silenzio che sta calando sulla caserma "Gomorra" in quel di Piacenza, e per le cazzate dette ad un convegno di "negazionisti" tenuto al Senato (organizzato da quel gran genio di Sgarbi) dalla viva voce del Maestro Andrea Bocelli.
A momenti mi commuovevo durante il suo concerto per le vittime del Coronavirus, ora invece riguardandolo non posso non pensare che in quel frangente stesse esibendosi solo per se stesso, per dimostrare al mondo di essere IL tenore, pensando magari al cachet che avrebbe preso ed al ritorno di immagine che ne avrebbe guadagnato, fottendosene, quindi, di quanti morivano lontani dai parenti e venivano caricati sui camion dell'esercito.
Beh, questa cucuzza stanca ha realizzato che l'idiozia non riconosce differenze di razza, sesso ed handicap: Quando sei un coglione sei un coglione e basta.
E poi, detto da un pucciniano, la fortuna del buon Andrea è stata la morte di Pavarotti, altrimenti sarebbe sempre stato il secondo in classifica.
Che volete farci, sono riflessioni da cucuzza stanca.
Forza, un caffè e si riparte!
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