A circa mezz'ora dall'inizio di C'Era Una Volta Il West (film di Sergio Leone) Claudia Cardinale, appena arrivata alla stazione, dove nessuno sembra sia venuta a prenderla, alza gli occhi per controllare l'ora. I rumori di sottofondo tacciono insieme alla musichetta di banjo presente fino ad un attimo prima per dare spazio alle note del clavicembalo. Lei prende la decisione di uscire dalla stazione, la camera la segue con un carrello all'indietro, poi inquadra attraverso la finestra la scena (di cui non ascoltiamo il dialogo) del breve colloquio con il capostazione (in sottofondo il crescendo degli archi) infine il capostazione le apre la porta e lei esce verso il paese, la camera corre in alto lungo la parete della stazione per scoprire la panoramica del villaggio e la musica esplode riempiendo il cielo di archi e voce solista.
C'è una sottile malinconia in questa musica, quella dell'addio al West che sta finendo la sua epopea, e per me è impossibile non commuovermi, e non ora che mi sto rammollendo con l'età, ma già dal 1968 quando mio padre mi portò a vedere il film al cinema a soli sette anni.
Mi accade ogni volta.
Ed è quel tipo di commozione che ti fa sentire quanto è bella la vita se puoi godere di momenti così.
Grazie, Maestro Ennio Morricone.
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