venerdì 1 maggio 2020

Sogni Criminali

Qualche giorno fa su twitter girava la domanda: che crimine commetteresti?
Non ho dubbi a tale proposito: il furto d'arte.
Innanzitutto nell'immaginario collettivo questo crimine è permeato dal fascino della preparazione meticolosa, sopralluoghi in museo, senso di sfida e fair play nei confronti della polizia e delle compagnie assicurative nonché dall'assenza di un atto violento e sanguinario legato all'esecuzione.
Il bottino, poi, è sempre qualcosa di non commerciabile se non su commissione, e per quanto mi riguarda, lo farei a puro scopo personale.
Vediamo.
La città: Venezia (si, lo so, mi piace vincere facile).
Il luogo: Museo Guggenheim nel palazzo Venier dei Leoni.
Le opere (non una, signori miei, ma tre e in ordine alfabetico): Alchimia di Jackson Pollock, L'Impero della Luce di Magritte e Sulla Spiaggia di Picasso.
Dovrei trovare, poi, un luogo dove esporli per il mio piacere buddegotista, tre belle pareti (sono tutti di almeno due metri per uno e mezzo) e relative illuminazioni.
Così potrei perdermi in quella spiaggia che sa di sabbia e mare salmastro colta in un attimo che mi ha sempre ricordato gli ultimi giorni di settembre, un po' malinconici, quelli in cui ti godi ogni minuto di mare perché devi farne tesoro per l'inverno, facendomi partecipe ma anche un po' voyeur.
Dopo chiuderei gli occhi per qualche minuto e li riaprirei sul Pollock senza sapere quali sensazioni mi susciterà una nuova visione della sua Alchimia. Quella tela, per me, è pura emozione. Ogni volta smuove qualcosa di diverso, rabbia, serenità, allegria, commozione, malinconia, vertigine... Non c'è bisogno che ci sia un disegno, una figurazione da seguire, e Pollock me lo fece provare nelle viscere, tanti anni fa, in una delle mie visite al Guggenheim.
L'arteterapia finirebbe con l'Impero della Luce di Magritte. Di solito mi perdo in quel quadro disconnettendomi da quanto mi circonda. E' sera? E' mattina? com'è possibile accettare la coerenza dei due momenti in sincronia? Non lo so, ma sono ondate di pace che mi raggiungono. E mi piacerebbe addormentarmi guardandolo.
Quindi se un giorno dovessero sparire proprio queste tele, sappiatelo, sono stato io.
E se non mi denuncerete, chissà, potrei invitarvi a vederle prendendo un caffè.




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