martedì 26 maggio 2020

Post triste

E nonostante tutto, la vita va avanti.

Ironico che questa frase voglia anche dire che la morte va avanti, perché ogni giorno che passa si avvicina sempre di più.

Mi sono svegliato allegro oggi, eh?

In realtà sto come al solito.

Anche questa mattina sono andato a vedere quanto fosse sveglia Ida, la madre di mia moglie, che assistiamo in casa e che soffre di una forma mista di Alzheimer Parkinson denominata PSP (paralisi sopranucleare progressiva).

A partire da dopo Pasqua sta peggiorando, dorme sempre di più, e darle da mangiare è sempre più complicato.

Insomma, ci sta salutando.

Avete presente la storia di Benjamin Button? Quello che nel film nasce vecchio e muore neonato?

Sta succedendo a Ida, solo che la sua involuzione verso il neonato è solo del sistema nervoso, non dell'intero organismo.

Perché vi tedio con queste riflessioni?

Perché mi fa male salutarla così, mi fa male vedere che la sua malattia le ha tolto (e mi ha tolto) alcuni momenti che condividevamo insieme come vedere l'Eredità la sera mentre la davo la cena.

Adesso lei mangia ad occhi chiusi, quasi dormendo, e io mi ostino a tenere la TV accesa, ma non ci sarebbe quasi più motivo.

E penso che se a me fa male, quanto male farà a mia moglie e (quando potranno venire a trovarla) ai suoi fratelli che vivono a Roma e a Napoli.

Loro, tra l'altro, non hanno vissuto la progressione, ma la rivedranno peggiorata di parecchio dopo quasi quattro mesi.

Ma posso essere così stupido, a sentirmi triste per una “suocera”?

Mi sto rammollendo con la vecchiaia.

Comunque non mi arrendo, al pomeriggio un cucchiaino di cremina zucchero/caffè continuerò a darglielo finché posso.

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