giovedì 19 marzo 2020

Echi

Ieri sera sono uscito sul balcone a prendere il secchio della spazzatura da portare fuori e la persiana ha sbattuto contro il muro. L'eco del rumore è rimasto per un po' come in un pomeriggio di calura estiva.
Passano rade auto che si sentono da lontano e riecheggiano a lungo. Gli echi si stanno impadronendo del silenzio prima saturato da ogni genere di suoni. Anche le nostre vite iniziano a riecheggiare dopo quasi due settimane (e in previsione di diverse altre) di isolamento. Penso sia il momento, questo, di vivere giorno dopo giorno ma senza lasciarci obnubilare su quello che potrebbe essere il futuro. Stiamo dimostrando senso di responsabilità abituandoci ad un nuovo stile di vita che, ci auguriamo, lascerà il posto a qualcosa di vecchio ma anche diverso. Però, lo sapete, non riesco ad essere buono fino in fondo, e mi dico: queste prove generali di controllo totale della popolazione sembrano funzionare bene. Noi dimostriamo di saper obbedire se c'è un motivo serio. Ma a nessuno viene in mente che dopo questo a qualcuno, prima o poi, possa venire la tentazione di spingerci per qualche "buon motivo" a bypassare la (assolutamente imperfetta e fallibile) democrazia alla quale siamo abituati? E' un pensiero molesto, un pensiero da lettore di fantascienza, un piccolo prurito che però non va via e mi spinge e vuole essere condiviso con voi.
Beh, poi, per quelli che leggono fumetti, come non ricordare (o consigliare specialmente per il finale) Watchmen di Moore & Gibbons?
E visto che ci siamo rafforzo la dose segnalandovi due film e due libri ovviamente datati (ne ho quasi sessanta, sapete?). I film: Cassandra Crossing e Andromeda (The Andromeda Strain). I libri: La Peste di Camus (ovviamente) e Il Deserto dei Tartari di Buzzati. Tutti da vedere o leggere con accanto il vostro caffè preferito che magari allevia la fame nervosa.
Alla prossima.

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